Maggioni Gaia
Collettiva Arti Figurative-Teatro delle Erbe-Milano-1996, Collettiva –Palazzo del Comune-Casorezzo(Mi)-1997, Concorso di Pittura-Casorezzo(Mi)-II Premio-1997, Personale-Palazzo del Comune-Casorezzo(Mi)-1999, Personale e collettiva-Progetto IRIS(Arte in reparto)-Ospedale di Cuggiono e di Magenta(Mi)-2000, Collettiva-Villa Litta-Lainate(Mi)-2000, Collettiva-Villa Annoni-Cuggiono(Mi)-2001, Premio di Pittura Città di Castano Primo-segnalazione per merito-2001
Personale-Associazione Roberto Ronchi-Milano-2001, Collettiva -Villa Burba-Rho(Mi)-2002, Collettiva-Villa Annoni-Cuggiono(Mi)-2002, Personale- Teatro delle Erbe-Milano-2003, Personale-La Casa 139-Milano-2003, Grande Mostra del Sedere-La Riseria-Novara-2005, Collettiva Esagerarte-La Riseria-Novara-2005, 43esima Fiera del Lago Maggiore-Arona(No)-2005, Collettiva-Atelier di jo-Varese-2006, Collettiva “Tra Mito e Realtà”-Sassetti Cultura-Milano-2006, Collettiva-Spazio d’Arte Creo2(Chiostro di S.Antonino)-Varese-2006, Collettiva “A Tema Libero”-Sala Veratti-Varese-2006, Personale “Tra Ragione e Sentimento”-IL56gallery-Milano-2007, Collettiva Nudo e Crudo-La Riseria-Novara-2007, Collettiva Ispratelier-Ispra(Va)-2007, Mostra Mercato Arte Contemporanea-Angera(Va)-2007, Premio Rudra 2008-finalista-Goganga-Milano-2008
Collettiva “Esagerarte”-La Riseria-Novara-2008, Collettiva S.Art’s-Lungofiume-Sesto Calende-2008
Collettiva S.Art’s(IIediz.)-Sala Consiliare-Sesto Calende-2008, Collettiva Opus-Giornata del Contemporaneo-La Riseria-2008.
UN PRESEPE
Hai tessuto nel cielo di carta
un presepe bugiardo
dove la Madre è assente
e il Bambino deposto nell’ora oscura,
sottomesso alle neve e alla vergogna,
ha incominciato a parlare di un sogno ricorrente
TRISTANO MUORE
E ALLA FINE NON ERA CHE UNA STORIA D’AMORE
Il Padre è il viaggiatore notturno
che riceve i doni del mare
e non sa tornare nell’ordine naturale delle cose,
in questo presepe distratto
trasforma la vertigine
in una semplice questione di cuore,
contempla il deserto,
fa nascere il Giardino,
inventa un nome per la Madre
poco prima che cada la pioggia
I SOGNI MUOIONO
E ALLA FINE NON RIMANE CHE LA LINGUA DELLE FARFALLE
A SCONTRARSI CON LA FURIA DEL MONDO.
(l’infinito nel palmo della mano)
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NELLE MESSI D’AMORE
Nelle messi d’amore
é sempre un pensiero di donna
a far guerra
alla città che si nasconde di notte,
alle pietre levigate dagli sguardi,
ai ponti oltrepassati
per i regni invisibili.
Per comprendere un po’ la storia
occorrerebbe fare un censimento
delle donne affacciate alla finestra
a scrutare l’indicibile.
La ferita di sangue non è crudele
come la ferita di poesia,
cade sempre un vento
a mutare i nomi delle cose,
il dio che lavora di notte
tesse le nostre illusioni.
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